La caduta di Draghi non deve illuderci: questo Paese è clinicamente morto e non sarà certo la Meloni a riportarlo in vita.
Draghi, ricordiamolo, ha potuto fare macelleria sociale grazie a tutti i partiti, gli stessi che si ripresenteranno alle elezioni col vestito pulito.
Draghi, ricordiamolo, ha potuto togliere i diritti fondamentali agli italiani grazie a tutti i partiti, gli stessi che si ripresenteranno alle elezioni fingendo di aver difeso la libertà individuale e il diritto al lavoro degli italiani.
Ricapitolando, Draghi era solo una parte del problema, il vero nodo è il Sistema.
Marcio, corrotto, irriformabile.
Votare è sempre una cosa positiva, anche se io, come molti altri, non eserciterò questo diritto.
Perché nessuno mi rappresenta e perché mi viene sempre in mente la frase simbolo del Gattopardo, “tutto deve cambiare affinché nulla cambi”.
L’Italia è prigioniera di quest’Europa cinica e affaristica, senza visione e senz’anima.
Vent’anni fa abbiamo perso la sovranità monetaria e, adesso, a prescindere da Draghi, alzeranno il tasso d’interesse, alzeranno lo spread e ci presenteranno il conto della guerra in Ucraina.
No, non sono pessimista, ma realista.
Quindi non chiamiamola più vita, ma sopravvivenza.