Preferisco l’intelligenza alla furbizia.
Preferisco l’essere all’apparire.
Ho la brutta abitudine di dire sempre quello che penso: anche quando sarebbe molto più comodo starsene zitti.
Non ho pregiudizi su niente e nessuno.
Non mi piacciono le divisioni uomini-donne. Preferisco parlare di “persone”.
Non mi piacciono i compromessi e gli inciuci.
Preferisco la presunzione all’ipocrisia.
Anche se sono in pace con me stesso, non sarò mai felice: perché intorno a me vedo troppo dolore e infelicità.
Ho ancora la capacità di indignarmi per le ingiustizie.
La solitudine non mi spaventa. Le persone banali, noiose e volgari, invece, mi terrorizzano.
Mi piace circondarmi di persone libere e dignitose. Come me. E come i gatti, gli animali che amo di più.