Ogni artista ha bisogno di un pubblico.
C’è chi si accontenta di un pubblico qualsiasi, arrivando a rinnegare se stesso pur di assecondarlo.
E c’è chi ‘pretende’ un pubblico intellettualmente onesto.
Perché solo un pubblico intellettualmente onesto è in grado di riconoscere e sostenere gli artisti che non si sono fatti corrompere dal Sistema.
Gli artisti che non sono disposti a rinunciare alle proprie idee pur di vendere qualche libro in più.
Gli artisti che sono lontani anni luce dal bieco opportunismo e zerbinaggio italico.
Gli artisti che detestano il potere, qualunque potere, preferendo soggiornare nelle stanze umide delle minoranze.
Gli artisti che amano stazionare nel limbo discreto dell’utopia, per non assistere alle volgari rappresentazioni del mondo.
Gli artisti che, pur avendo ben poche speranze nel futuro, continuano a combattere le loro piccole battaglie quotidiane.
Gli artisti che non si piegano.
Gli artisti che non si arrenderanno mai.