L’indifferenza è come una finestra con i doppi vetri: puoi urlare fin che vuoi, tanto nessuno potrà mai sentirti. La vediamo bazzicare ogni giorno per le strade del mondo, insieme all’egoismo. Indifferenza ed egoismo vanno a braccetto come due vecchi amanti, scansando con cinismo dolore e sofferenza. L’indifferenza è particolarmente crudele di fronte a certe guerre. Guerre dimenticate dal mondo. Guerre sparite dai notiziari. Ma proviamo a metterci nei panni di un bambino alle prese tutti i giorni con un conflitto. Io l’ho fatto, così mi sono uscite queste parole.
“Guardatemi: io sono solo un bambino. E, come ogni bambino, avrei tutto il diritto di correre, giocare e perdermi nei cortili assolati dell’infanzia. E invece sono in balia dei signori della guerra, quei bastardi che pensano di risolvere i problemi del pianeta bombardando civili inermi. Questa foto è il simbolo di quella ferocia che non si ferma neppure davanti a piccole creature innocenti. L’emblema di una società corrotta dal denaro e dalla sete di potere. Guardatemi: io sono solo un bambino. E in questo scatto c’è tutto il senso della vostra/nostra sconfitta”.
Solo un bambino…
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