Sanremo è Sanremo e noi non siamo un c.

Perchè Sanremo è Sanremo e noi non siamo un cazzo. Questo, parafrasando il Marchese del Grillo, sarà lo slogan del “mio” festival. Quello che vi racconterò da mercoledì, cercando di ovviare al buonismo dei media, che parleranno solo di record d’ascolti e amenità varie. Nel frattempo ho dato un’occhiata ai testi delle canzoni: raccapriccianti. Salvo solo l’ironia di Elio e le Storie Tese. E non date retta a chi vi dice che il testo va ascoltato insieme alla canzone. Nulla di più falso: il testo deve avere una sua dignità anche al di fuori della musica. Adesso proviamo a estrarre da ogni brano dei cosiddetti big la frase più sciocca, dando un voto alle parole.

Annalisa – Il diluvio Universale, voto 4 – “A cucinare la vita /Come fosse un buon piatto da buffet”. Chiamate Carlo Cracco.

Arisa – Guardando il cielo, voto 2 – “Che ho preso tutto da mia nonna/ faccio una preghiera a Dio”. Speriamo che ti risponda almeno Berlusconi.

Alessio Bernabei – Noi siamo infinito, voto 5 – “La tua giacca s’impiglia a un ramo/E mi potrò scaldare”. E se s’impiglia nella tazza del water?

Clementino – Quando sono lontano, voto 3 – ” A 15 anni una promessa che volevo questo e prendermi anche una cometa”. Ma non potevi drogarti come tutti gli altri?

Dear Jack – Mezzo respiro, voto 5 – “Rifarò tutti i bagagli, per riempirli dei miei sbagli”. Se fai sempre canzoni come questa, serviranno diversi set di valigie.

Dolcenera – Ora o mai più – Voto 2,5 – “Vai solo fino al punto in cui/Non ti troverai più”. E se non trovi il punto ci sono sempre le virgole.

Elio e le Storie Tese – Vincere l’odio, voto 6,5 – Hanno fatto testi più divertenti.

Irene Fornaciari – Blu, voto 3,5 – “C’è una donna in riva al mare/Dipinta di blu”. Cambiare pusher, please.

Lorenzo Fragola – Infinite volte, voto 3 – “Ci siamo amati in cima al mondo”. C’era anche Reinhold Messner?

Rocco Hunt – Wake Up, voto 4,5 – “Fin quando avremo voce canteremo”. E’ una minaccia?

Deborah Jurato e Giovanni Caccamo – Via da qui, voto 4 – Lo vedi che non sono pronta/ Ti lascio qui la pelle mia”. Pelle o Sky?

Francesca Michielin – Nessun grado di separazione, voto 5 – “È la prima volta che mi capita Prima mi chiudevo in una scatola”. Forse dovresti tornarci.

Morgan e Bluvertigo – Semplicemente, voto 4,5 – “Camminare col cane sull’argine del canale”. Meglio che cammini da solo sull’argine del canale. E, se vuoi buttarti, non ho nulla in contrario.

Neffa – Sogni e nostalgia, voto 5 – “Un bel giorno arriverà da te la felicità”. Mattina o pomeriggio?

Noemi – La borsa di una donna, voto 5 – “E vai dove ti porta il cuore”. Complimenti per l’originalità.

Patty Pravo – Cieli immensi, voto 5 – “Ma come mai mi pensi/E non sono io nemmeno lei”. Chiamate i Ris per il DNA.

Enrico Ruggeri – Il primo amore non si scorda mai, voto 5 – “Il primo amore non si scorda mai”. Specie se coincide con l’ultimo.

Valerio Scanu – Finalmente Piove, voto 2,5 – “Ma le mie parole le puoi capire”. Se parli come Maurizio Costanzo no.

Stadio – Un giorno mi dirai, voto 4,5 – “Io ti dirò che un uomo/Può anche sbagliare lo sai”. Non pronunciare il nome di Renzi invano.

Zero Assoluto – Di me e di te, voto 4,5 – “Se molli la presa mi scivoli piano”. Se molli qualcos’altro, cambio stanza.