I nostri amici di Facebook si dividono in 5 precise categorie.
1. Gli estimatori. Quelli che partecipano a quasi tutti i nostri post, cliccando mi piace e inserendo commenti. Queste persone ci stimano a tal punto che, per rispetto, fanno finta di niente quando scriviamo qualche stronzata.
2. I curiosi. Quelli che leggono tutto quello che scriviamo ma, chissà perchè, non intervengono mai. Perchè forse considerano troppo confidenziale mettere un mi piace sulla nostra bacheca.
3. I professori. Quelli che osservano e scrutano i nostri post con sguardo severo, sperando di cogliere errori grammaticali o gaffes alla Mike Bongiorno. Alla prima occasione eccoli pronti a intervenire, usando la classica matita rossa della maestrina.
4. I multimediali. Quelli che commentano o mettono mi piace solo se postiamo video o foto. Non importa se il soggetto ripreso ha la stessa avvenenza di Alvaro Vitali o la figlia di Fantozzi, il classico “bello/a” è già pronto. Come il plastico di Cogne.
5. I dormienti. Sono le persone che si sono iscritte a Facebook dopo aver fatto una seduta spiritica con Prodi. Ci hanno chiesto l’amicizia e poi sono sparite come le rughe di Barbara Bouchet. Stazionano lì, nella lista dei nostri amici, inutili come i programmi di Marzullo. Meglio allertare la Sciarelli.