Sono nato sotto il segno dello scorpione, perché così ha voluto il destino. E il destino, lo sappiamo, sa calcolare molto bene le sue traiettorie.
Sono nato sotto il segno dello scorpione come Voltaire, padre dell’illuminismo. Sono nato sotto il segno dello scorpione come Pelè, il fuoriclasse che ha cambiato la storia del calcio. Sono nato sotto il segno dello scorpione come Neil Young, il cantautore canadese che ha regalato al mondo una manciata di canzoni immortali.
Sono nato sotto il segno dello scorpione come Gerhard Müller, il più grande bomber di tutti i tempi. Sono nato sotto il segno dello scorpione come José Saramago, uno scrittore che ha fatto sognare e riflettere milioni di persone. Sono nato sotto il segno dello scorpione come la Juventus, la squadra che mi ha fatto battere il cuore fin da bambino e che dal 2006 non mi “appartiene” più. Sono nato sotto il segno dello scorpione come Alessandro Del Piero, l’uomo che ha collezionato più presenze e reti con la maglia bianconera. Sono nato sotto il segno dello scorpione come la giornata del gatto nero, iniziativa che serve a demolire superstizioni demenziali.
E’ stato quindi il destino ad aprire la mia mente, a farmi amare svisceratamente il calcio, a farmi apprezzare la “vera” musica, quella che genera pathos, favorendo la creatività. E’ stato il destino a condurmi nei boulevard della scrittura, passione purissima, che accende la mia esistenza. E’ stato il destino a farmi “dipendere” dai gatti. E oggi voglio proprio ringraziarlo. Il destino.