“Nel Paese della Memoria il tempo è sempre Ora”
Seguendo il filo logico della frase di Stephen King, in Italia, Paese senza memoria, il tempo è sempre Mai.
Non è mai tempo di cambiamenti, di rivoluzioni culturali, di prese di coscienza collettive.
La mancanza di memoria storica è uno dei principali difetti dell’italiano medio. Guasto che favorisce le tante repliche del film a cui assistiamo da oltre quaranta anni.
Ma il vero problema dell’italiano medio è la totale mancanza di senso critico. Quel senso critico che ti consente di osservare la realtà con la lente d’ingrandimento del pragmatismo.
Quel senso critico che ti consente di leggere i giornali e guardare la tv senza farti abbindolare da nessuno.
Quel senso critico che ti consente di avere un’opinione precisa e disincantata su tutto o quasi.
Purtroppo il senso critico non si può insegnare: ce l’hai o non ce l’hai. E se non ce l’hai sarai sempre facile preda di politici senza scrupoli, imbonitori da strapazzo, giornalisti di regime.
Quindi, come si vede, non c’è via d’uscita al degrado di questo Paese addormentato.
Perchè all’italiano medio – senza senso critico – sta bene tutto. Ma proprio tutto.
“Una società globalizzata si governa meglio se è fatta di persone con poco senso critico, quindi irrazionali”. Danilo Mainardi, etologo.