Non è una città per avvocati

“Non è una città per avvocati”, nel suo genere, è un piccolo capolavoro. Una lettura estremamente piacevole, briosa, coinvolgente. Un noir “semplice” nella sua complessità, che sequestra l’attenzione fin dalle prime righe. Le 216 pagine del libro scorrono via leggere come acqua di sorgente, sorrette da una scrittura agile e incisiva. “Non è una città per avvocati” è un ritratto impietoso della provincia lombarda. Con le sue miserie, accuratamente nascoste dietro la facciata perbenista. Le apparenze celano misteri e peccati inconfessabili, segreti avvolti nella carta da regalo di una noia che rimbalza sui muri e s’attacca ai vestiti. Il protagonista del libro è un anonimo avvocato pavese, incolpato di duplice omicidio. Un’accusa infamante, che lo costringerà a rovistare dentro le pieghe della propria esistenza. Per arrivare alla verità, Marcello Prati dovrà affrontare un lungo e doloroso viaggio dentro se stesso. L’uomo arriverà alla fine del percorso inevitabilmente cambiato. E scoprire il vero colpevole sarà solo una magra consolazione. La struttura del noir è solida e i personaggi hanno un loro fascino. Mauro Sangiorgi è un amico. Ma il libro è, oggettivamente, bellissimo.

Non è una città per avvocati – Mauro Sangiorgi – Robin editore (collana I luoghi del delitto) – 216 pagine