C’è un silenzio profondo che fruga dentro la tua anima. Un silenzio che circonda i tuoi pensieri e sospende la tua vita per manifesta inquietudine. Joe ha smesso di parlare l’undici Settembre del 2001. Per non farsi trovare da nessuno si è rifugiato dentro la sua ombra. Passa il tempo leggendo e rileggendo i discorsi di Nelson Mandela. Ogni tanto alza gli occhi al cielo per seguire le traiettorie dei gabbiani. Qualche volta piange, approfittando di un temporale e della musica di Leonard Cohen. Ci sono molti asterischi e parentesi nel silenzio di Joe, che ha sposato il mutismo come ultima, disperata, risorsa. Estrema forma di protesta contro un mondo violento, arido e volgare. In fondo, Joe, ha troppe cose da dire. Per questo motivo ha scelto il silenzio.
La scelta di Joe
Risposta